Windows 8 PRO upgrade: una prova
Attenzione: Microsoft, sostanzialmente confermando le perplessità qui espresse sulla possibilità d'adeguamento dell'utente medio Windows a Windows 8, ha deciso di rilasciare una versione 8.1 che non è un service pack solito ma un vero aggiornamento del sistema operativo. Per i possessori di una licenza ufficiale di Windows 8 l'aggiornamento è gratuito, mentre nuovi utenti lo potranno scaricare a pagamento. Pertanto, si consiglia vivamente, per coloro che non hanno ancora installato Windows 8, di passare direttamente alla nuova versione. Tuttavia, quanto di seguito scritto, può essere utilizzato in parte anche in un upgrade da altro sistema operativo Windows (XP, Vista o Seven) a Windows 8.1. Invece, chi fosse interessato all'upgrade a Windows 8.1 con già installato Windows 8, può leggere quest'altro mio articolo.
Dal 26 ottobre 2012 è possibile scaricare ed aggiornare ufficialmente con Windows 8 PRO il vostro sistema operativo Windows, sia esso XP, Vista o Seven. L'upgrade è stato fornito dalla Microsoft a prezzi accettabili (circa 30 euro) fino ai primi del 2013. Ora i prezzi sono stati portati a ben altra soglia e cioè circa 120 euro per la versione base e per il PRO a 280 euro. Per le procedure tecniche rimando a questa guida dettagliata step by step. Si segnala che, su questo sito, sono già state testate le versioni Consumer e Release preview. Quest'articolo riporta quindi alcuni passi del precedente e può considerarsi un aggiornamento con nuovi commenti.
Si segnala che la Microsoft permette comunque l'acquisto di DVD System Builder (versioni OEM) di Windows 8 o Windows 8 Pro nei negozi autorizzati, nel caso di installazione primaria oppure come sistema operativo supplementare in una macchina virtuale o in una partizione separata (compreso un Mac).
Questa versione del sistema operativo Windows si presenta con parecchie novità, non c'è che dire. Novità sicuramente dal punto di vista dell'interfaccia e della fruizione. Nella sostanza, si segnalano novità come il supporto ai processori ARM (cioè la più grossa fetta di mercato embedded e dei dispositivi mobili), un avvio ed uno shutdown molto più veloce e finalmente la possibilità di installare il sistema operativo su un USB storage oltre ad altre caratteristiche.
Entriamo nel merito con alcune mie considerazioni ed opinioni. Premessa essenziale è che l'upgrade è possibile solo con versioni legali ed autenticate di precedenti sistemi operativi Windows. Dato che, anche da recenti statistiche, XP risulta ancora la versione più installata, la prova è stata proprio effettuata con una XP Professional Service Pack 3 (lo SP3 è indispensabile per l'upgrade e dovrete installarlo prima se non l'avete già fatto). Diciamo subito che usando il metodo d'upgrade attraverso Internet (metodo ESD), ci sono alcuni problemi. La prima è che se avete (come è probabile) XP o Windows 7 a 32 bit ma il vostro computer attuale è a 64 bit l'upgrade resterà a 32 bit. Sembra che sia necessario, per aggiornare a 64 bit, acquistare per forza il DVD. Altro fastidioso problema è che, se decidete per l'upgrade via Internet, su XP non vi verrà fornita, dopo il download, l'opzione installa su DVD l'immagine .iso del sistema. Quindi farete solo direttamente l'upgrade usando la rete ma non avrete un DVD con il sistema operativo da poter installare magari su qualche altro computer. Per fortuna c'è un modo per aggirare il problema, come spiegato più avanti. Con Vista e Seven invece questo problema non ci dovrebbe essere e, ovviamente, avrete più compatibilità a disposizione. Terza grossa limitazione è che con l'upgrade acquistate il diritto ad una sola installazione e quindi, anche con un DVD bootable creato, riuscirete sì ad installare Windows 8 ma non ad attivarlo su un altro dispositivo o, peggio, riattivare l'installazione sullo stesso! Resterete con la scritta Windows 8 Build 9200 a destra in basso del desktop, ovvero avrete una copia non attivata di Windows, quindi non autentica.
Cominciamo dall'installazione. Per fare un upgrade da versioni precedenti di Windows attraverso il modo più economico ESD si scarica l'applicativo Windows8 UpgradeAssistant e, una volta lanciato, si procederà con l'ordine d'acquisto. Qualora abbiate il codice di promozione (solo computer recenti), inseritelo. Il tempo di download (circa 2 giga di software) è proporzionale alla velocità di connessione, mentre l'upgrade ci mette circa una mezz'ora più vari riavvii. Vedrete una schermata blu con percentuale d'avanzamento che potrebbe bloccarsi per un bel pò a circa il 30% ma non vi preoccupate. Dopo il primo riavvio si passa alle fasi successive e con un terzo riavvio si entra nelle opzioni per il nuovo Windows 8 (colore desktop) e le personalizzazioni. Si può scegliere di lasciare quelle di default o scegliere tra varie opzioni. Attenzione a scegliere come utente un account locale se non volete procedere alla registrazione come account Microsoft. Dopo alcuni momenti di preparazione, apparirà finalmente la schermata di Windows 8. Solo per utenti Linux: alla fine dell'upgrade se sulla vostra macchina avevate un GRUB o altro bootloader con ulteriori sistemi operativi installati, dovete essere in grado di reinstallarlo. A tale proposito, si segnala che, in caso di malfunzionamenti del settore d'avvio dei sistemi Windows, si può comunque ripristinare l'ambiente d'avvio da terminale e come amministratore dando il comando bcdboot <lettera>:\Windows (ad esempio: bcdboot C:\Windows). Noterete subito che l'avvio e la chiusura diWindows 8 sono veramente veloci e di molto migliorati nei tempi rispetto a Seven.
Come detto prima, con XP, una volta terminato l'upgrade da Internet, potreste ritrovarvi senza avere avuto la possibilità di creare un DVD bootable di Windows 8 PRO. E' necessario eseguire una procedura a parte e cioè creare un'immagine .iso del contenuto della cartella ESD, in genere allocata nella directory C:\ESD e che è stata creata durante il download. Il problema è che per creare un'immagine .iso valida bisogna usare un'utility oscdimg.exe contenuta nel pacchetto Windows Assessment and Deployment Kit (ADK) da scaricare sul sito Microsoft. Altre utility o programmmi non sono altrettanto efficaci. Attenzione: quando aprite dopo il download il programma di setup, installare solo Strumenti di distribuzione e non il resto. L'utility la troverete di default nella directory C:\Programmi\Windows Kit\8.0\Deployment Tools. A seconda se avete una copia a 64 bit o 32 bit andate nella cartella apposita di questa directory (amd64 o x86) e nella cartella Oscdimg trovate l'applicativo oscdimg.exe. Fare per comodità una copia nella directory root cioè C:\, aprire un terminale prompt dei comandi da amministratore (dal Desktop: tasto logo win+x e opzione prompt comandi amministratore), andate nella directory C:\ con il comando cd C:\ ed inserite questo lungo comando (l'ultima parte è la directory e nome file di destinazione che potete cambiare mentre il file dove puntare per creare l'immagine .iso è etfsboot.com, quindi cambiate il percorso nel comando qualora fosse diverso):
C:\oscdimg.exe -bC:\ESD\Windows\boot\etfsboot.com -u2 -h -m-lWIN_IT_DVD C:\ESD\Windows C:\Win8.iso
Ottenuto il file .iso potete masterizzarlo direttamente cliccando sull'icona del file con tasto destro mouse e come opzione masterizza. La fonte, in inglese, di questo tip&trick la trovate QUI ma fate attenzione a non copiare il comando nel corpo dell'articolo che ha uno slash (\) in più del dovuto, guardate piuttosto l'immagine riportata nell'articolo del prompt dei comandi che dà il comando nella sua esatta sintassi.
Comunque, il DVD bootable creato da un upgrade come già segnalato, non vi permetterà con lo stesso product-key ricevuto l'attivazione dopo installazione su altro dispositivo, rendendolo di fatto inutilizzabile anche per un'eventuale reinstallazione. Così ha deciso mamma Microsoft. Soluzioni? Diciamo che esulano da questa sede ma non è impossibile risolvere questa spiacevole limitazione imposta da Microsoft.
Tornando a Windows 8, all'inizio sarà la nuova schermata a suscitare stupore. Schermata con sfondo e con solo l'ora e la data. Per accedere ai login degli utenti è necessario spingere in alto, come in un sipario, lo sfondo stesso. Fatto questo e una volta avuto l'accesso con il login, ancora stupore: non c'è più il familiare desktop che, nonostante cambiamenti in alcuni particolari della grafica, è stato praticamente immutato almeno da XP in poi. C'è al suo posto la nuova interfaccia denominata Metro. Insomma: spaesamento totale dell'utente medio di Win abituato a XP, Vista e poi Seven. In realtà, il desktop c'è ancora e basta cliccare sulla tile desktop in basso a sinistra per accedervi (in alternativa tasto Windows per passare rapidamente da un ambiente all'altro) ma... sarà comunque un desktop alquanto diverso da quello ultimo di Seven, come vedremo.
Rimaniamo però sulla schermata iniziale e non cadiamo nella tentazione, presi dal panico, di andare subito a cercare il caro vecchio desktop. Le icone non lasciano dubbi: sono più per uso touch-screen e tutto l'ambiente francamente lo è. Non ci scoraggiamo e posizionamo il mouse in basso a destra ed ecco altrettante icone stilizzate e con queste dobbiamo assolutamente familiarizzare. Impostazioni e Ricerca sono quelle più rilevanti. Con la prima accediamo ad alcune opzioni tra cui, importante, il power-off (shut down) e ricordiamolo che è solo qui, sennò perderemo tempo anche a chiudere il computer! Altra alternativa veloce per andare al power-off (e non solo) è la scorciatoia da tastiera con il tasto windows+i. Tornando alle opzioni: Ricerca è in linea con i nuovi DE che non vogliono ci siano icone (tiles) sullo schermo verso gli applicativi ma domandano solo di lanciare quelli che al momento servono. Cliccando su Ricerca appaiono tutti gli applicativi con le loro icone e anche altro. Spaesati un pochino con tutti quei quadratini colorati? Allora avete la possibilità di scrivere nella casella di ricerca anche poche lettere di un qualsiasi applicativo e vedrete tutte le opzioni possibili, altra tipica tendenza odierna (stile Gnome 3 e Unity per gli utenti Linux). Una cosa preoccupante è che Metro mette tutte le tiles possibili ed immaginabili di qualsivoglia applicativo voi installiate. Per cui, se installate il pacchetto Office, vi ritrovate con una marea d'icone (pardon: tiles!) sullo schermo. Dopo un pò, è evidente, sentirete il bisogno di fare pulizia, altrimenti è il caos. E qui soccorre il tasto destro del mouse sulla tile che v'interessa. Infatti, con questo clic destro, andrete in basso su una serie di opzioni per quell'icona e/o applicativo: disinstallare, eseguire come amministratore e, soprattutto, l'opzione unpin che è quella che ci toglierà di mezzo le tiles non volute dalla task o dallo schermo, chiamato Start. E' proprio il nome dato a tutto ciò che è stato finora descritto e non è un caso. Infatti, in Windows 8 non esiste più il tasto Start, c'è tutto questo a sostituirlo. Avete capito bene: niente icona con Start, Avvio o logo Microsoft come ci avevano abituato. Sarà questa la prova più dura per i nuovi utenti e non solo quelli più sprovveduti, perchè da quel tasto si partiva verso una serie di scelte per la configurazione del computer non di poco conto. Se si clicca con il tasto destro del mouse in basso a sinistra di Metro (in alternativa tasto windows+x), si accede ad un menu tradizionale che permette di aprire molte applicazioni gestionali, compreso il Control panel. Se si clicca invece con il tasto destro del mouse in una zona vuota dello schermo di Metro si accede alle icone delle applicazioni. Mentre cliccando sull'icona dell'utente che appare in alto a destra e scegliendo di cambiare la figura dell'icona, con una certa sorpresa, si accede anche ad una serie di opzioni importanti che permettono la gestione del computer. E' importante ricordare che dopo aver premuto il tasto windows ed inserendo da tastiera delle lettere, verranno visualizzate a schermo le applicazioni e tutto ciò che corrisponde a quello che cerchiamo. Si tratta di una scorciatoia essenziale nell'uso di Metro e ne va raccomandato l'uso fino a prenderne confidenza.
A questo punto, in genere, sarete presi da due tentazioni: una è rimanere in questo ambiente Start e incaponirvi a gestire il computer da Metro (good luck!) oppure andarvene ed entrare in una schermata vecchio stile. Possono essere fatte scommesse su quanto si resiste sulla prima opzione. Forse i più giovani che hanno cominciato l'informatizzazione su smartphone e tablet saranno gli unici a resistere.
Entriamo ora nel desktop diciamo tradizionale ed anche qui le cose non sono tutte come prima. Niente usuale tasto Start a sinistra. Rimangono le icone a destra della barra in basso (posizione non cambiata) con la data e l'ora, lo stato della connessione di rete, il controllo del volume, ecc. La prima cosa da fare forse è cliccare con il tasto destro nella barra in basso fino a a far apparire un menu con varie opzioni; scegliete Barre degli strumenti e da lì spuntate desktop e indirizzi. Sulla barra saranno inserite le due opzioni. Indirizzo praticamente è una casella d'input tuttofare ed è anche una sostituzione della casella di esecuzione dei comandi nei precedenti Windows (esempio: scrivete cmd.exe e avviarete il terminale), quindi per chi sa cosa farci non dico altro. Se invece cliccate su desktop (individuato nella barra in basso da due freccette >>), aprirete un menu che vi consiglio di studiare perchè ci sono molte delle stesse cose del vecchio menu avvio solo... rimescolate. Poichè non ho trovato agevole aprire il menu desktop, consiglio di trasferire sulla barra alcune cose che sono essenziali per gestire il computer, soprattutto il Control panel. Insomma,non è che conWindows 8 dobbiamo ricominciare da capo ma dobbiamo solo (sic!)imparare a ritrovare le cose già note. Per la cronaca, ciascuna opzione presente in desktop cliccando con il tasto destro del mouse offre ulteriori opzioni tra cui 'aggiungi a start' che la inserisce anche su Metro. Per cui, per avere a disposizione, ad esempio, il Control panel su Metro faremo un aggiungi a start sulla tile stessa. Questo sembra un modo per mantenere aperte due strade all'utente nell'uso del computer. E le icone sul desktop? Quelle ci sono sempre, dato che un programma installato vi metterà sempre l'icona sul desktop se lo scegliete, mentre in Metro l'icona stessa sarà visibile di default, con il rischio che se installate parecchi programmi dovrete ben presto fare pulizia delle tiles dei programmi meno usati.
E la compatibilità hardware di Windows 8? Qualche problema potreste averlo con periferiche un pò datate, specie se installate il sistema a 64 bit. Cosa peraltro già nota a partire da Windows Vista e Seven, qualora i driver non siano forniti dal produttore (ad esempio per lo scanner Epson 1640 SU bisogna usare questa procedura d'installazione con Windows 8 64 bit). Rispetto a Windows 7 la cosa curiosa è che Windows 8 non ha invece rilevato una vecchia camera digitale Pentax Optio 330GS nonostante sia questa una normale USB mass storage. Tutte le altre periferiche non hanno avuto problemi, anzi Windows 8 ha chiesto subito la ricerca e l'installazione di nuovi driver per una stampante multifunzione Epson. Sembrano risolti alcuni inconvenienti come nelle versioni non definitive. Ad esempio, ilmancato riconoscimento di alcuni lettori ottici (CD/DVD). Se, malauguratamente, ancora non vedete più l'icona del dispositivo CD/DVD e non potete usare il lettore CD/DVD la soluzione si trova in questa pagina ufficiale di Microsoft.
Windows 8 incorpora un anti-virus nativo. Almeno per adesso, non tutti i produttori di antivirus di terze parti per Windows hanno realizzato prodotti compatibili con Windows 8, come descritto in quest'articolo.
Infine, altro problema che potreste incontrare è legato al power-off (shut down) della vostra macchina. Infatti, pare che Windows 8 attivi di default l'ibernazione, per cui, pur dando lo shutdown dal menu, in realtà la macchina resta ibernata e toccando un tasto si riaccende. In tal caso bisogna settare da terminale come amministratore in off la configurazione con il comando: powercfg /h OFF.
L'opinione finale è che Windows 8 sia un'accattivante sistema operativo, almeno per quanto concerne l'interfaccia grafica. Però resta la sensazione che i due ambienti Metro e Desktop siano cose ben distinte e messe insieme solo per caso, con un'integrazione un pò fittizia e, ad esempio, meno compiuta di un Unity (Ubuntu). In un certo senso, Microsoft potrebbe restare prigioniera della sua stessa diffusione nel mondo desktop e notebook (e non entro nel merito di come è ottenuta questa diffusione), che ne fa il sistema operativo più usato al mondo. Mentre si lavora con Windows 8 su un Desktop si tende ad immaginare l'utente normale (ovviamente riferito al mondo Windows) e seduto magari in qualche ufficio che da anni mette mano solo a Windows XP, a tutt'oggi ancora il più diffuso. La migrazione potrebbe essere non così facile. Microsoft minimizza dicendo che è solo questione di abitudine. Tutt'altra storia per i dispositivi di nuova generazione dove Windows 8 potrebbe avere notevoli possibilità d'affermarsi. Infatti, già dalla schermata iniziale non lascia molti dubbi: Windows 8 è stato pensato soprattutto per i tablet e altri dispositivi analoghi. Icone grandi stile mattonella a portata di touch piuttosto che di mouse, con la scelta immediata verso applicazioni diciamo ludiche. Ovvero: foto, video, multimediale, navigazione internet, ecc. Non è un caso che Surface, un mirabolante tablet tutto carrozzato Microsoft per fare concorrenza ad Apple Ipad, abbia Windows 8 come sistema operativo.