Sciare a Madonna di Campiglio, Folgarida, Marilleva e Pinzolo
Madonna di Campiglio è una rinomata stazione sciistica e turistica invernale ed estiva in Provincia di Trento. E' al centro di un comprensorio di 150 km di piste che collegano fra loro Folgarida e Marilleva verso la Val di Sole e Pinzolo verso la Val Rendena. Le piste sono per il 45% facili e per il restante 55% piste rosse o nere (queste ultime ben 18) ed è quindi un comprensorio che soddisfa sia il principiante che lo sciatore di medio-alta levatura. A ciò si aggiunga che lo scenario delle montagne è rilevante, con il maestoso gruppo del Brenta (roccia dolomitica) a fare da corona sopra il paese e con i gruppi del Presanella e dell'Adamello più sullo sfondo, visibili da Folgarida e Marilleva. Da alcuni anni, Madonna di Campiglio (altezza 1524 m) è stata per fortuna quasi liberata del tutto dalle auto grazie ad una specie di circonvallazione in galleria e il suo centro è ormai isola pedonale. Folgarida (1300 m) e Marilleva sono invece centri più piccoli. Marilleva, a sua volta, si divide in due frazioni: Marilleva 900 e Marilleva 1400, quest'ultima di fatto una stazione a monte direttamente sulle piste fatta solo di residence e villaggi turistici. Pinzolo, invece, si trova dall'altro lato del comprensorio ad un'altezza di circa 800 metri ed è il centro più grande, una cittadina nel vero senso della parola. La descrizione di piste ed impianti pone Madonna di Campiglio come base di partenza e individua i percorsi per raggiungere le singole località, fermo restando che ognuna delle varie parti del comprensorio offre singoli impianti con annesse piste da percorrere al di là degli spostamenti da un luogo all'altro. Insomma, un comprensorio che offre sia la possibilità di spostarsi sci ai piedi, sia di frequentare una singola zona a seconda delle preferenze. Anche questa località, come tutto l'arco alpino, per quanto riguarda l'innevamento ha subito modifiche in questi ultimi tempi. Il dominio sciabile si pone mediamente tra i 1800 ed i 2000 metri, raggiungendo nei punti più alti i 2500 metri. Ovviamente le località più basse del comprensorio potrebbero avere qualche problema di neve in stagioni a scarso innevamento. I numeri delle piste e degli impianti sono quelli della cartina ufficiale. La qualità degli impianti sono nella media anche se qualcuno dovrebbe essere aggiornato o potenziato. Madonna di Campiglio ha ben 4 punti di partenza. Due sono situati sul lato destro (venendo dal Passo Campo Carlo Magno e andando verso Pinzolo): Pradalago (cabinovia 31) e Cinque Laghi (cabinovia 55). Sul lato sinistro troviamo la cabinovia 37 dello Spinale, mentre, collegata sci ai piedi ma distaccata di qualche km dal paese la cabinovia 45 del Grostè situata in un pianoro a circa 1700 metri d'altezza chiamato Campo Carlo Magno (Alberghi e Residence nella zona). Qui si propongono due itinerari percorribili in due giornate da uno sciatore di buon livello e tesi a raggiungere solo le località del comprensorio, sta poi alle scelte personali quanto dedicare alle singole piste delle zone, di cui si segnalano quelle più accattivanti. Entrambi partono dalla Pradalago.
Dalla Pradalago a Marilleva-Folgarida e ritorno passando per il Grostè
Alla fine della cabinovia della Pradalago si segnala che c'è subito un'opzione da prendere in considerazione. La pista n. 57 Amazzonia (nera) che riporta alla base. E' possibile farla al pomeriggio al ritorno dal giro ma le sue condizioni potrebbero essere peggiorate. Dato che si tratta di una pista molto bella, impegnativa ma non troppo e nel bosco, chi se la sente può considerare di farla subito e ritornare poi su. Dall'arrivo della cabinovia prendere la pista azzurra 50 Pradalago facile e arrivare alla seggiovia 34 Zeledria Express. Dalla seggiovia ci si butta direttamente verso Marilleva con la pista facile 49 Zeledria, poi 46 rossa Genziana bassa fino alla base della seggiovia 6 Malghette che ci farà risalire verso il Monte Vigo. Questa seggiovia facendo da tramite verso la zona di Marilleva-Folgarida andrebbe francamente potenziata. Una volta in cima, pista rossa a sinistra n. 11 Orso bruno. Praticamente un tutt'uno con l'altra rossa 23 Panciana che si prende più in basso sempre tirando dritti (attenzione a qualche pilone al centro della pista) e che ci porta direttamente a Marilleva 1400 dopo circa 5 km di pista. La discesa verso Marilleva al pomeriggio può essere più difficile per le condizioni della neve peggiorate per i passaggi di rientro. Nella zona di Marilleva 1400 va segnalata, per i più bravi, la nera di Marilleva (pista 26 con seggiovia 16) che può essere ulteriormente resa più difficile con il muro iniziale più in alto della pista nera 25 Orti (impianto seggiovia 17 Orti). Il tutto per più di 600 metri di dislivello e 2,5 km di piste nere (nel bosco per gli amanti del genere). Si torna su con la cabinovia 20 Copai-Panciana (oppure seggiovia 16 Marilleva e poi pista azzurra 24 Collegamento Panciana). In entrambi i casi sarà necessario prendere all'arrivo la seggiovia 7 Orso Bruno per il Monte Vigo. Qui potreste trovare parecchia fila. E' una strozzatura del comprensorio che si verifica nonostante la seggiovia a più posti e frequentemente. Da tenere in considerazione nei tempi di percorrenza. Nella zona Panciana si segnala Snowpark. Tornati al Monte Vigo pista rossa 9 Delle Rocce a destra verso il rifugio Solander che va evitato girando a destra per un canalone che porta alla base della seggiovia 23 Bassetta sulla sinistra (a destra altra seggiovia per tornare a Campiglio). Seguire comunque le indicazioni per Folgarida presenti ai bivi. La seggiovia porta al Monte Spolverino. Da qui due alternative: o pista azzurra 6 Malghetto a sinistra (varianti con muri pista nera) oppure a destra pista rossa 8 Brenzi e poi azzurra 13 Raccordo Brenzi, entrambe fino al pianoro Malghet Aut (Snowpark in zona). Da qui per scendere a Folgarida due alternative. La prima porta al paese di Folgarida utilizzando o l'impegnativa nera n. 1 (Nera di Folgarida) con pendenze di circa 33° pari a circa il 66% o la divertente azzurra n. 2 (Azzurra). La seconda porta ad una frazione più in alto di Folgarida prima con la pista 2 già segnalata e poi bivio per rossa 3 Belvedere. Una volta giù si risale con cabinovie (n. 1 dal paese e n. 2 dalla frazione) verso Malghet Aut poi seggiovia 3 Spolverino fino al Monte Spolverino. Da qui pista azzurra n. 7 Panoramica e seguire indicazioni per Campiglio fino alla base della seggiovia 5 Provetti. Si scende e a sinistra si punta la pista rossa n. 10 Malghette. Attenzione: la pista collegando Marilleva-Folgarida con Campiglio potrebbe essere già rovinata in tarda mattinata. In alcune situazioni (se non è stata battuta per vari motivi) diventa particolarmente impegnativa per sciatori con scarsa esperienza a causa delle gobbe e dei mucchi di neve che si creano per il troppo transito. In tal caso chi non se la sente può sempre scendere con la... seggiovia 6 Malghette. Alla fine della pista pianoro verso la seggiovia 35 Genziana express che riporta a Campiglio (file la mattina presto per il transito da Marilleva-Folgarida verso Campiglio). Alla fine della seggiovia a destra pista rossa 48 Fiocco di neve (affollata la mattina presto per la stessa ragione vista prima). Alla base della seggiovia 34 (Zeledria Express) continuiamo con la pista azzurra 50 Pradalago facile (variante rossa 52 Pradalago Provetti) fino alla base della seggiovia 32 Fortini Express. Questa seggiovia, poichè si trova in una zona di snodo fondamentale del comprensorio, è spesso oggetto di code non indifferenti. Davanti a destra ponticello che attraversa la strada, innevato a scendere e con tapirulan a salire per andare alla cabinovia del Grostè. Cabinovia lunga con stazione intermedia (non scendere) 45 e poi 46 fino ai 2500 metri del Grostè. Paradiso delle sciate facili con la lunga azzura 60 Graffer (quasi 5 km) ma con varianti a sinistra nello scendere prendendo alcune seggiovie. Il ritorno dal Grostè in basso può avvenire con la facile azzurra 66 Pozza Vecia con rischio racchettamento però. Oppure con una più succosa deviazione all'altezza della base della seggiovia 41 Boch Express lungo la pista 60. Prendendola si scende con la pista rossa 73 Spinale diretta per deviare alla base della nuova seggiovia Nube d'oro (40) per la rossa 77 Fortini. A fine pista tenersi a sinistra per salire sul tapirulan, riattraversare la strada e andare alla seggiovia 32 Fortini Express. Si segnala che, continuando invece la pista rossa 73, si scende alla cabinovia 37 Spinale Express. A sinistra dare una controllata al muro finale della veramente impegnativa pista nera 70 Spinale direttissima (pendenza di circa 35° pari a circa 70% nel muro finale). Per i più esperti, senza dubbio. Comunque la prima parte della pista 70 (cioè fino alla base della seggiovia 38 Spinale 2) è sì impegnativa ma più tranquilla della seconda parte e si può risalire con la suddetta seggiovia. Se farete questa deviazione verso lo Spinale, una volta ripresa la cabinovia omonima, ripercorrete la pista rossa 73 (variante nera 74 Nube d'oro) e poi la rossa 77 fino al ponticello. Con la Fortini Express ritorniamo su per finire il giro. E' possibile scendere di nuovo alla Pradalago o con la pista nera 57 Amazzonia o con la comoda azzurra 50 Pradalago facile (varianti rosse 52 e 53) e poi girando a destra per l'azzurra 56 (Skiweg Campiglio). Attenzione a non andare di nuovo verso il Grostè! Per scendere alla Pradalago muretto a sinistra alla fine e poi tunnel perchè tirando dritti si va alla cabinovia Cinque Laghi. Il giro, tranne eventuali deviazioni e la variante verso lo Spinale, è pari a circa 35 km di piste percorse complessivamente.
Dalla Pradalago a Pinzolo e ritorno passando per la zona Cinque Laghi
E' un giro che per la quantità delle piste nere a disposizione soddisferà certamente gli sciatori più esperti. Sempre partendo dalla Pradalago ci si può concedere invece che la tranquilla azzurra 50 magari la nera 57 Amazzonia direttamente di mattina, tirando in entrambi i casi dritti verso la Cinque Laghi invece di girare a sinistra per la base della Pradalago. Sorpresa a destra, però. Sicuramente arrivando a Campiglio abbiamo notato un muro che precipita direttamente giù in paese: ebbene è il canalone Miramonti pista nera n. 91 detta Tre-tre (anche se l'insieme della pista parte più in alto) provvista di illuminazione notturna e sede per le gare di Coppa del mondo per lo slalom speciale. Come resistere? Seggiovia apposita n. 56 Miramonti e pista ancora fresca dato che all'inizio del giro dovrebbe essere mattina. Pensatela con i paletti e quell'unico muro praticamente dritto assumerà un altro aspetto (pendenza di circa 32° gradi pari a circa 64%). Discesi giriamo finalmente a destra per la cabinovia 55 Cinque Laghi. In cima, panorama notevole sul Brenta e non solo. Qui, prima di andare verso Pinzolo, conviene riscendere verso la seggiovia Patascoss 57. Lo si può fare con la pista rossa 88 FIS Tre-tre che si percorre in parte. Prendendo la seggiovia, invece, la percorriamo tutta e, di nuovo alla base della seggiovia, possiamo scendere giù con la rossa 93 Centenario alla Cinque Laghi. Altrimenti la facciamo fino ad un bivio a sinistra per la pista rossa 89 Nambino (attenzione a prenderla) che sbuca alla fine dell'Amazzonia e quindi ritorniamo comunque alla Cinque Laghi. Sono rosse molto appaganti. E' ora di scendere verso Pinzolo. Questo lato del comprensorio, fino a qualche anno fa non era collegato al resto quindi, per arrivarci, è giocoforza prendere alcuni impianti di collegamento. Ripercorrendo la rossa 88 (o in alternativa l'azzurra 85 Cinque Laghi) poco prima della Patascoss a destra cabinovia 72 Pinzolo Campiglio Express III. Rimanendo comodamente seduti si percorre un lungo itinerario, prima a scendere e poi a salire. Alla fine, siamo nel comprensorio di Pinzolo. Questa zona, recentemente collegata, ha una caratteristica che farà piacere agli sciatori esperti: possiede in percentuale una quantità di piste nere mozzafiato incredibile! E le le altre sono quasi tutte rosse. Si risale dall'ultima cabinovia con la seggiovia 69 Puza dai Fò, scendendo con azzurra 111 Clump e poi rossa 105 Valagola alla lunga seggiovia 67 Grual che porta al Dos del Sabion (2100m circa). Da lì i più esperti potranno provare la nera 103 Grual a sinistra dell'arrivo oppure esagerare andando con la rossa 101 Rododendro a prendere sulla destra dopo un pò i muri della nera 113 Variante Rododendro Cioca2. In entrambi i casi stiamo parlando di nere non lunghe ma con pendenze intorno ai 36° (oltre il 70%) e forse qualcosina in più per la pista 113! Non vi accontentate? Continuando con la rossa 101 a sinistra trovate un bivio per un'altra pista nera 102 Competition, più o meno con le stesse caratteristiche. Comunque alla fine della 101 rossa Rododendro e dopo la tranquilla azzurra 115 Fossadet e con un tratto della azzurra 110 s'arriva alla seggiovia Fossadei n. 64. Una volta in cima dovete guadagnare a sinistra il botto finale: l'arrivo a monte della cabinovia 60 Tulot Malga Cioca. Qui inizia la più famosa delle piste nere di Pinzolo: la Tulot n. 100 che ridiscende non proprio a Pinzolo ma un pò prima. Poichè l'arrivo è circa a 900 metri, l'innevamento riveste particolare importanza per frequentarla. Bella lunga, con cambi di pendenza e con pendenza spesso sui 33° (circa 65%) è molto appagante. Il ritorno verso Madonna di Campiglio richiede il percorso al contrario: cabinovia Tulot, discesa alla seggiovia 65 Malga Cioca Zapel, discesa fino alla seggiovia 67 Grual Dos del Sabion, rosse 104 e 116 (Grual rossa e Brenta race) fino alla seggiovia 68 Grual-Monte Grual e da lì rossa 112 Brenta (ultimo tratto potrebbe risultare un pò rovinato per i numerosi passaggi) fino a riprendere al contrario la cabinovia verso Campiglio. Si riscende con la rossa 93 centenario a prendere la cabinovia Cinque Laghi e una volta in cima l'accoppiata delle due rosse 88 (FIS Tre-tre) e 89 (Gambino) ci riporta giù alla fine dell'Amazzonia con il falsopiano ed il muretto a sinistra per arrivare alla base della Pradalago. Giro finito ma i più esperti possono puntare per una impegnativa variante portandosi lungo la pista 89 alla base della seggiovia 58 Pancugolo. Risalita la seggiovia si scende a destra per l'omonima nera n. 91, anch'essa con pendenze oltre il 65% e pensata come proseguimento a monte della Miramonti per allungarne il tracciato in funzione di gare diverse dallo slalom speciale.
Infine, cliccando qui potete vedere alcune foto del comprensorio di Madonna di Campiglio: