Sciare a Kitzbuhel in Austria
Kitzbuhel è una località austriaca del nord Tirolo che è stata regina delle Alpi per lo sci ed il turismo. Ancora oggi offre un comprensorio sciistico piuttosto notevole e che merita sicuramente una vacanza. Dista dal Brennero circa 120 km e ci vuole circa un'ora e mezza d'auto per raggiungerla da lì. Conta 170 km di piste dichiarate ufficialmente. La maggior parte sono di media o facile difficoltà ma non mancano le discese nere impegnative e tra tutte la mitica Streif, sede di discesa libera e super G nella Coppa del mondo. Comunque una caratteristica del comprensorio è di avere quasi sempre a portata di mano una pista di fuga più facile da percorrere nei punti più ripidi, facilitando quindi la sciata ai meno esperti.
Il comprensorio si divide in due settori, di cui uno il più vasto e tutto sci ai piedi che parte da Kirchberg ed arriva fino ad Hollersbach (Pass Thurn); l'altro, più piccolo ed isolato dell'Horn. L'altezza della cittadina può trarre in inganno: appena 800 metri ed il comprensorio tocca il punto più alto a circa 2000 metri. Tuttavia, a causa di una posizione con innevamento favorevole, in genere la neve non manca. Certo, in presenza di periodi con temperature un pò elevate o a stagione inoltrata (da marzo in poi) c'è il rischio che il manto nevoso non sia dei migliori, soprattutto nello scendere fino a valle. Forse il periodo migliore si posiziona tra gennaio e metà febbraio e non a caso la Coppa del mondo in genere si tiene a Kitz in quel periodo. Il panorama del comprensorio spazia sulle Alpi Austriache, anche se Kitz è un pò arretrato a nord rispetto alla linea vera e propria delle Alpi, mentre a lato e a destra della città si vede la catena calcarea del gruppo Wilder Kaiser, a sua volta sede di un vasto comprensorio sciistico. Ho detto Kitz (in tedesco significa cucciolo di capriolo o camoscio simbolo della città) perchè è il diminutivo un pò vezzoso con cui viene chiamato questa posto che non può definirsi propriamente un paese di montagna. E' un abitato piuttosto vasto, adagiato in valle con parecchie frazioni. Il centro storico è isola pedonale ed è molto carino. Il tutto è meta di turisti internazionali e relativamente poco frequentato dagli italiani, almeno in inverno. Kitzbuhel offre anche una discreta animazione di locali doposci (tra cui un grosso centro benessere Aquarena con prezzi fortemente scontati per i possessori di skipass) ed è adatta anche ad un turismo giovanile. Le piste hanno un affollamento in linea con la fama del comprensorio, specie nel periodo di alta stagione. Nel complesso, però, la sciata risulta sempre gradevole perchè è comunque possibile trovare angoli più tranquilli, mentre risultano più affollati gli itinerari di collegamento. Gli austriaci sono sciatori eccezionali, ovviamente, e non danno problemi. Meno quelli inglesi e dell'est che sono come al solito un tantino pericolosi. Il comprensorio più grande può essere risalito da più punti della valle ma la descrizione delle piste inizierà dall'Hahnenkamm, cabinovia praticamente attaccata a due passi dalla stazione ferroviaria. Dato che la partenza della cabinovia si trova in un luogo in salita, per chi voglia faticare il meno possibile, si consiglia di lasciare scarponi e sci negli ampi locali della cabinovia a prezzi molto ragionevoli ed in comodi armadietti custoditi (molto richiesti, rischio esaurimento se arrivate tardi!). La descrizione segue la numerazione delle piste e degli impianti della cartina ufficiale, disponibile anche in italiano. Gli itinerari descritti non devono necessariamente essere percorsi in un giorno, sarebbe quasi impossibile. E' possibile invece, per sciatori allenati e abbastanza veloci, in un giorno partire da Kitzbuhel facendo solo alcune delle deviazioni segnalate e puntare direttamente per Pengelstein, attraversare con la funivia-cabinovia la valle e raggiungere infine la zona estrema del comprensorio di Pass Thurn e di Breitmoos (verso Hollersbach) per poi tornare indietro.
Salendo dunque con la cabinovia Hahnenkamm (A1) date un'occhiata alle scritte sulle varie cabine: ognuna è dedicata ad uno sciatore che ha vinto almeno una volta una gara di Coppa del mondo a Kitz. Inoltre ci accorgeremo subito, salendo, che sulla destra si profila il percorso della pista Streif (21 e 21a) e sarà quasi impossibile resistere alla voglia di farla subito. Questa scelta è peraltro obbligata a stagione inoltrata (già da marzo), dato che si ritorna a valle ad 800 metri e quindi la neve spesso non risulta più buona in ore centrali o nel pomeriggio. Per farla, arrivati all'arrivo della cabinovia girare a destra e seguire le indicazioni. Questa pista, nella versione Coppa del mondo discesa libera e Super G, segue la pista n. 21 compresi i muri segnalati come pista 21a. Nel 2013 e nel 2016 hanno qui trionfato nella discesa libera proprio due italiani: Dominik Paris e Peter Fill. Specie a stagione inoltrata, per problemi di tenuta della neve può essere chiusa nei punti più ripidi (a vostro rischio e pericolo aggirare i divieti). C'è, come quasi sempre a Kitz, un'alternativa, cioè la Familie-Streif (pista 21). In sostanza, è la Streif edulcorata dai muri più impegnativi che vedrete lungo il percorso, giudicando se farli o no. La Streif si presenta subito con un bel muro (in fondo la partenza della seggiovia Walde -A3), con pendenza notevole ed aggirabile per i meno esperti continuando a sinistra. Dopo una serie di curve, sulla sinistra troverete un bivio che segnala la pista rossa Kampen (22) che, seppure interessante, non segue il percorso della Streif. Continuare sulla pista n. 21 che, se percorsa normalmente (non con velocità da gara) ha l'unica difficoltà di essere spesso stretta e con curve quasi a gomito. Dopo vi troverete un altro bivio e se scegliete la pista Streif nera (21a) c'è pane per i vostri... sci. Siamo in vista del paese ed il secondo muro della nera si manifesta: l'Hausbergkante. Praticamente una picchiata verso il basso da fare trasversalmente. Non ve la sentite? Continuate per la rossa fino ad arrivare al paese... fine pista, alcuni impianti scuola e di nuovo alla base della cabinovia. Facendo i muri della nera avete toccato in alcuni punti l'85% di pendenza (40 gradi), complimenti! Si tratta di una delle piste più ripide di tutte le Alpi. Tuttavia, le difficoltà complessive della pista, a parte i due muri, sono abbordabili dato che pendenza media è del 27%: non poca ma nemmeno eccessiva se pensate a quella della Gran Risa in Val Badia (Coppa del mondo di sci) che ha una pendenza media del 36% anche se la massima rimane lontano dalla Streif con il 56%. Ritornati su, questa volta tiriamo dritti davanti a noi: pista azzura (37) in falso piano e con qualche racchettata iniziale (attenzione all'affollamento di sciatori la mattina con possibili spiacevoli scontri). Continuare fino ad arrivare, dopo aver attraversato incrociando una pista da destra, ad un muretto ed una curva a destra che ci porta alla partenza delle due seggiovie Steinbergkogel (C1) e Ehrenbachhohe (C2). E' una conca dove decidere se andare verso destra (C2) puntando su Kirchberg o a sinistra (C1) su Pengelstein e magari proseguire subito per Jochberg e Pass Thurn. Scegliendo la seggiovia C1 si ha la possibilità per i più esperti, di fare subito una serie di piste nere interessanti (dure se non ghiacciate la mattina) che ritornano alla base della seggiovia. All'arrivo della C1, a sinistra troviamo la pista nera Grieshalm (23) con una variante sempre nera Powder heaven (17) a destra. Se invece andiamo a destra all'arrivo, dopo un breve tratto panoramico sulla pista azzurra Streitech (16a), a destra si aprirà un muro dritto della pista nera Direttissima (sic!) n. 38, che potete fare o fino all'arrivo della seggiovia Jufenalm (C7) che vi riporta su o continuando con un bel 70% di pendenza e oltre nel successivo tratto fino alla base della C1. Attenzione: nel primo tratto della Direttissima c'è un bivio dove, se tirate dritti e non verso la base della seggiovia C7, saltando la parte più in pendenza, ritornerete comunque alla partenza della seggiovia C1. All'arrivo della seggiovia C1 si tira dritti sull'azzurra 16a e poi azzurra Silberstube (28a) fino ad arrivare alla seggiovia Kasereck (D7) che tira su a Pengelstein, punto strategico. Infatti da qui potete o prendere direttamente la lunga funivia-cabinovia 3S-Bahn (D9) che con ardita campata unica (sembrerà di stare su un aereo) attraversa la valle andando sul lato sinistro del comprensorio verso Pass Thurn oppure frequentare alcune piste interessanti in zona. Se scegliamo questa seconda soluzione, tiriamo dritti su un crinale fino ad arrivare a vedere una seggiovia che risale alla nostra sinistra. A lato vi corre una corta ma bella pista nera Hochsaukaser (55), da fare. Tornati su con la seggiovia omonima (D8), possiamo divertirci a scendere verso zone periferiche del comprensorio e quindi anche meno frequentate. Con la pista rossa Hieslegg (32 e 32a) a lato della seggiovia omonima (D2), oppure con la più tranquilla azzurra Pengelstein II (30) che corre parallela. Arrivati alla base della seggiovia Hieslegg possiamo continuare verso il basso, prima raggiugendo la base della seggiovia Pengelstein II (D3) e poi oltre fino in valle con la pista azzurra Schroll-Skirast (31). Così arriviamo alla base della cabinovia Pengelstein I (D5) che, a sua volta, può essere anche punto di partenza (zona Skirast) in valle perchè dotata di parcheggio e fermate skibus, mentre nel caso nostro ci riporterà in quota da cui, proseguendo con la seggiovia Pengelstein II (D3), torneremo fino a Pengelstein.
VARIANTE PER ASCHAU. Da Pengelstein, andando verso la nera Hochsaukaser, sul crinale a destra c'è un bivio che porta alla lunga e appagante pista nera Schawrzkogel (56), poco frequentata. Perchè? Perchè la pista finisce in una frazione della valle, Aschau a circa 1000 metri (quindi pista da fare in garanzia d'innevamento) e non permette di tornare in quota, causa mancanza d'impianti di risalita. Sarà quindi meta di una gita per l'ora di pranzo in uno degli accoglienti locali della frazione o per fine giornata, tornando indietro con lo skibus che vi riporterà a Skirast, a Kirchberg ed infine a Kitzbuhel.
Supponiamo di essere di nuovo a Pengelstein. Attraversiamo ora con l'impianto 3S-Bahn (D9) la valle ed arriviamo nella zona del Wurzhohe (1740 metri). Da qui il comprensorio continua con la pista rossa Talsen (61). Però prima e tempo a disposizione permettendo, potremmo scendere fino a Jochberg utilizzando due piste: un'azzurra Jagerwurz (66) o, con un bivio a sinistra, deviando per la rossa Wagstatt (60). Jochberg (parcheggio auto) si trova a circa 950 metri, quindi anche qui valutare in caso di caldo o poco innevamento se scendere fino in basso. Da Jochberg prendere la nuovissima cabinovia Wagstattbahn (F1) per tornare in quota. A proposito di Jochberg: con la nuova cabinovia del 2013 la zona è diventata un nuovo baricentro (centrale) per l'intero comprensorio. L'unico problema sono i parcheggi che risultano un tantino insufficienti per la nuova portata dell'impianto che ora attira parecchi sciatori. All'arrivo della nuova cabinovia girare a sinistra per l'azzurra Wurzhohe-sud (67) e raggiungere la base della seggiovia Talsen (F5) tornare su e fare la Talsen rossa (61). Altrimenti davanti c'è l'altra seggiovia Barenbadkogel I (F6). A lato di questa seggiovia corre una pista rossa omonima da fare se volete e poi ritornare su. All'arrivo pista di collegamento a sinistra per la base della seggiovia Barenbadkogel II (F7). Arrivati in quota scendere per la pista rosso-azzurra Trattenbach (68) e prendere il nuovo impianto Zweitausender (G8) che ci porta al punto più alto del comprensorio (2004 metri). Da questa zona in poi ci sono i punti migliori per ammirare il panorama di montagne davanti a voi, dove si distinguono in lontananza la piramide del Glossglockner a sinistra (la montagna più alta dell'Austria con 3798 metri) e leggermente a destra i ghiacciai del GrossVenediger (3674 m), mentre la sfilza di vette tra i due colossi appartengono alla catena dello Zillertaller, che segna il confine tra Austria e Italia (oltre la Valle Aurina fino alla Val Venosta). Dal punto più alto del comprensorio potete sbizzarirvi con piste di varia difficoltà, dalle azzure alle nere. Tenete presente che dall'arrivo della seggiovia, girando a sinistra per raggiungere Pass Thurn gli impianti sono messi paralleli l'uno con l'altro. Ci sono due modi per raggiungere Pass Thurn. Uno è scendere direttamente dalla seggiovia Zweitausender (G8) seguendo la lunga pista azzurra Pass Thurn Direkta (76). Oppure scendendo con piste miste rosso e azzurre alla base di ciascuno degli impianti paralleli messi sul fianco della montagna. Ovvero le seggiovie: Hartkaser (G7), Hanglalm (G5) e Resterkogel (G4). Alla fine di quest'ultima in zona Resterhohe, due alternative: puntare a Pass Thurn (1274 metri) prima con un'azzura di collegamento e poi con la pista rossa Resterhohe (70) oppure fare prima una deviazione fino alla vera estremità del comprensorio, ovvero Breitmoos stazione intermedia della cabinovia Panoramab Kitzb Alpen II (G10) scendendo una bella pista rossa Breitmoos (77). Si segnala che, sempre in caso di temperature elevate, l'ultima parte della pista può essere in condizioni non buone. Dalla stazione intermedia risalire fino a Resterhohe e prendere la pista rossa omonima (70) e scendere a Pass Thurn. Dal passo (parcheggio auto), si risale con la seggiovia Resterhohe (G1) e si rifà il percorso all'indietro per tornare eventualmente a Kitz. Cioè si arriva fino alla base della seggiovia Gauxjoch (F8) poi con bella pista rossa Barenbadkogel Nord (65) e altra pista rossa Barenbadkogel I (62) si scende per prendere la seggiovia Talsen (F5). All'arrivo di nuovo la 3S-Bahn ed eccoci tornati a Pengelstein. Da lì, per tornare a Kitz scendere con la pista azzurra Kasereck (29), prendere la seggiovia Silberstube (D1) e una volta scesi a destra percorrere la lunga pista azzurra Streiteck (16). Attenzione a seguirla bene (piccola breve deviazione a sinistra per una variante nera -16B) avendo l'accortezza poi di non prendere la prima deviazione a destra della pista (che è una nera e chi vi porta da tutt'altra parte) ma la seconda a destra che vi deve portare alla base della seggiovia Sonnenrast (C4). All'arrivo a destra per la pista azzurra Hahnenkamm (36). Azzurra ma con un tratto micidiale spesso rovinato nel pomeriggio per i troppi passaggi ed anche un pò stretto: attenzione specie i non provetti.
Poi verso la fine, quando s'intravede l'arrivo della cabinovia Hahnenkamm, ci sono tre possibilità per tornare a Kitz. A sinistra deviazione per la Streif e Familie-Streif. A destra (non facile a vedersi) una pista azzurra Asten (20) che in fondo corre anche in mezzo a delle case ed infine davanti dritto a voi un piccolo impianto Marchenwald (A6): 150 metri di manovia per superare un dosso che vi porta alla cabinovia per ridiscendere a valle. Ognuna di queste possibilità ha pro e contro. Come al solito dipende dalla temperatura e dallo stato della neve. La pista azzurra Asten non è molto frequentata ma può essere messa male specie verso la fine. La Streif e la Familie-Streif ed anche la variante numero 22 possono essere affollate per il ritorno e comunque con neve non ottimale a fine giornata. La manovia richiede un pò d'accortezza nell'essere presa specie da un principiante ma porta alla soluzione di ritorno (cabinovia in discesa) che, in caso di innevamento non buono, è forse la cosa più saggia.
Per la manovia, abbiate l'accortezza di prendere velocità, mettere le due racchette con le cinghie al polso destro, salire con la velocità un tratto della corda alla vostra sinistra e prendere con decisione il cavo con tutte e due le mani per avere più forza, perchè il cavo tira e, a meno che non siate palestrati, rischiate di stancare il braccio e non farcela (attenzione che le racchette penzoloni non vadano ad intralciarvi).
ZONA KIRCKBERG. Viene qui trattata a parte ma è una zona collegata al comprensorio principale. Posta in un'estremità del comprensorio, offre una zona tranquilla e le piste per scendere fino a valle sono parecchio lunghe. Per le piste di questa zona si può partire direttamente da Kirchberg (parcheggi auto e skibus) sia con la cabinovia Flechalmbahn (A4) sia con la cabinovia Maierlbahn (E1). Invece la zona si raggiunge da Kitz salendo nel modo descritto con la cabinovia Hahenkamm (A1), poi pista azzurra di collegamento (37) fino alla base della seggiovia Ehrenbachhohe (C2). All'arrivo della seggiovia si gira a sinistra verso l'azzurra Fleck (26) con possibile variante rossa (25a) fino all'arrivo della cabinovia Flechalmbahn (A4). Altrimenti si tira dritto fino all'arrivo della cabinovia Ochsalmbahn (E2) e poi si prende a destra la pista rossa Kaser Nord (40) che poi continua nell'azzurra Kaser (26 e 26a) fino alla base della cabinovia Maierlbahn (E1) oppure, continuando a destra con il prosieguo della pista azzurra Kaser-Fleck (25b), fino alla base della cabinovia Flechalmbahn (A4). Per i più esperti c'è una variante interessante nera Ochsalm (43) che poi si ricongiunge più in basso all'azzurra Kaser (26). Volendo dalla base della cabinovia Maierlbahn (E1) si può scendere fino giù verso il paese e, attraversando a piedi, andare a prendere la seggiovia Gaisberg (E8) per fare la pista rossa omonima Gaisberg (41). Si ritorna in alto invece nella zona dell'Ehrenbachhohe con le due cabinovie segnalate (con la Maierlbahn bisogna prendere anche la seggiovia Ochsalmbahn) e da lì si può decidere di andare verso la zona del Pengelstein.
ZONA KITZBUHELERHORN. Questa zona è separata dal resto del comprensorio e può essere una piacevole alternativa per una mezza o intera giornata di sci, dipende dall'abilità dello sciatore. Si trova dall'altro lato della città (parcheggio auto e skibus) e si raggiunge prendendo l'impianto su due tronconi Hornbahn I (B1 e B3). Tuttavia non sempre la zona, causa una forte esposizione a sud ovest, permette una valida frequentazione ed è per prima soggetta a rapida diminuzione del manto nevoso a stagione inoltrata. Arrivati alla fine della Hornbhan, a destra per la pista rossa Brunellenfeld (1) e poi girare a sinistra prima dell'arrivo per un raccordo azzurro e prendere la seggiovia Hornkopfl (B7). In quota a destra per la rossa Rote Teufel (13), mentre a sinistra ritornerete sulla Brunellenfeld. Si può scavallare, andando giù sul lato opposto per la bella pista rossa Raintal. Ci sono anche piste azzurre, tra cui proprio la lunga pista di rientro Hagstein (3), purtroppo spesso inagibile in basso per mancanza di neve. Lungo il percorso variante a destra per un tratto di nera Larchenhang (2) e poi riprendere in fondo la cabinovia Hornbahn II (B2) per ritornare in alto.
Infine, per gli amanti del fuori pista (freeride) e/o sci-alpinismo, Kitzbuhel offre interessanti itinerari che, per la conformazione abbastanza dolce dei fianchi delle montagne e per le quote non eccessive, soddisfano sia i più esperti che i meno esperti del settore. Informazioni QUI, purtroppo solo in tedesco mentre QUI informazioni anche in inglese.
Infine, cliccando qui potete vedere alcune foto del comprensorio di Kitzbuhel: