Concerto Auditorium di Roma per Roscoe Mitchell e Anthony Braxton
Le premesse c'erano tutte per sentire insieme due dei più grossi rappresentanti dell'avanguardia jazz. Questo all'Auditorium di Roma il 4 novembre 2006.
Anthony Braxton e Roscoe Mitchell insieme, da soli in duo. Il background dei musicisti non ha bisogno di presentazioni. La sala era purtroppo mezza vuota e questo la dice lunga su come si stanno dimenticando certi valori musicali.
Concerto duro, fatto di una sola performance di circa un'ora e mezza, continua. Si sono contate sulle punte della dita le note 'corrette' sollevate dai due sax alti e dal sax soprano di Braxton. Strano aggeggio, poi, in mano a Roscoe: una sorta di mini batteria di tamburelli, campanule et similia che ricordavano le sonorità strambe ricavate dai campanelli e fischietti della mitica Art Ensemble. Da fonti sicure ho potuto sapere che Roscoe s'era costruito questo coso tutto da sè.
Qualcuno in sala si è anche rigorosamente alzato... e andato via. Amplificazione discreta, usata intelligentemente dai due per ampliare le possibilità sonore degli strumenti, nel senso che era possibile far ascoltare i soffi o addirittura il suono sordo dei tasti del sassofono, usati a questo punto come le note. Ridicolo bis, perchè ironico, di due minutini poi via... e non sono più riusciti nonostante le richieste del pubblico che, comunque, sull'onda del politically correct ha appaludito dopo aver seguito un pò distrattamente il tutto.
Momenti di tensione quando sono saltate le luci e la cosa si è protratta un pò troppo con Braxton che continuava a suonare. Momenti anche di fisicità nel vero senso della parola perchè i due non sono giovincelli e quello che hanno tirato fuori dagli strumenti era un vero e proprio tour de force. In certi momenti il concerto sembrava una vera e propria rappresentazione, quasi teatrale e potevi immaginare sotto quella musica danzatori contemporanei, mimi, schermi con proiezioni multimediali di computer grafica. Insomma: un evento e il biglietto costava solo 15 euro (però sala mezza vuota)!
A titolo di cronaca i due, dopo ben 16 anni, hanno ricalcato le scene romane in due distinti concerti stavolta in serate diverse. La serata con Mitchell l'ho ascoltata con reverenziale attenzione dato anche i suoi 82 anni....per dire la qualità del tutto riporto questa recensione non mia ma molto ben fatta.